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Inps, gli ammessi e gli esclusi dal nuovo part time agevolato

Vittorio Spinelli martedì 31 maggio 2016
Sarà operativo dal 2 giugno il pensionamento con il "part time agevolato", che consente un'uscita graduale dall'attività lavorativa ai dipendenti in possesso dei requisiti minimi della riforma Fornero entro il 31 dicembre 2018. In cambio dell'orario ridotto, il lavoratore riceve un bonus mensile pari ai contributi sulle retribuzioni che sarebbero state pagate dal datore di lavoro per un orario pieno. Un'ampia nota dell'Inps (n. 90/2016) illustra con molti particolari il relativo decreto apparso sulla G.U. il 15 maggio. È opportuno richiamare alcuni dei chiarimenti apportati dall'Istituto di previdenza per l'applicazione della nuova formula pensionistica, anticipata su Avvenire del 20 aprile scorso. Sono interessati tutti i lavoratori dipendenti da datori di lavoro privati, anche non imprenditori, come le associazioni culturali, politiche, sindacali, di volontariato, gli studi professionali, i lavoratori somministrati, gli agricoli. Devono possedere, già all'atto della domanda, contributi per almeno 20 anni interi di versamenti. L'accesso al beneficio è consentito anche a chi è già titolare di altrapensione (vecchiaia, invalidità, superstiti). Possedere i requisiti per una pensione anticipata, maturati già prima di accedere al bonus oppure mentre si riscuote il bonus, non ostacola il diritto all'agevolazione. Invece la nuova liquidazione di una pensione anticipata (che presume la cessazione dell'attività lavorativa) comporta la perdita dello stesso bonus.In ogni caso, il beneficio richiede, sia per il riconoscimento sia per il suo mantenimento, che non siano presenti contributi obbligatori relativi ad un'altra e contemporanea attività lavorativa di qualsiasi genere.Al lavoratore spettano inoltre, a carico dello Stato, i contributi figurativi relativi alle mancate retribuzioni a orario pieno, comprendendo in queste i ratei per la tredicesima e la quattordicesima mensilità.Il beneficio si applica per i nuovi contratti di lavoro part time, (orizzontale, verticale, misto) stipulati dal 2 giugno 2016 in poi. Il relativo importo, pagato dall'azienda, è esente da ritenute fiscali e previdenziali, comprese quelle contro gli infortuni e le malattie professionali. La misura del bonus va poi adeguata ad eventuali progressioni di carriera.Sono invece esclusi dall'operazione i collaboratori a progetto, i lavoratori intermittenti o a domicilio, ed anche – secondo una dubbia interpretazione dell'Inps – le colf e le badanti a contratto indeterminato e a tempo pieno. Questa particolare esclusione investe anche gli enti privati che gestiscono forme di vita collettiva e che occupano personale domestico.