Le tensioni sindacali dei piloti e degli assistenti di volo puntano a un nuovo contratto collettivo di lavoro, che abbia la firma di tutte le rappresentanze del personale navigante e della maggioranza delle compagnie aeree che operano in Italia. Piloti e hostess puntano, insieme a nuovi livelli retributivi, a maggiori tutele che garantiscano il futuro previdenziale anche attraverso i fondi integrativi di settore Fondaereo e Sanivolo. Sulle retribuzioni degli aeronaviganti ha una particolare incidenza l'importo dell'indennità di volo, istituita come risarcimento per i particolari rischi connessi al volo. La registrazione dell'indennità negli estratti contributivi dell'Inps per il personale iscritto al Fondo Volo tiene conto di normative diverse, che si sono succedute sulla materia nel corso degli anni, e che non agevolano la consultazione degli estratti, dai quali derivano poi il calcolo della retribuzione soggetta ai contributi e i futuri assegni pensionistici. Inizialmente l'indennità di volo era valutata al 100% sia per i contributi sia per la pensione. In seguito, seguendo le norme fiscali, a partire dal 1998 l'indennità concorre a formare il reddito del lavoratore nella misura del 50%. Pertanto sulle quote di pensione del Fondo Volo maturate fino a tutto il 1997 l'indennità vale per il suo intero importo nel calcolo retributivo (o misto). Invece per il personale navigante i-scritto al Fondo dopo il 1995 l'indennità di volo è utile al 50% per la definizione della retribuzione pensionabile. Su questo scenario va inserita tuttavia una parentesi per gli anni dal 2014 al 2017. In un piano di contenimento delle tariffe dei servizi (Decreto "Destinazione Italia" del 2013) l'indennità di volo è stata esclusa dalla base imponibile per i contributi, facendo salva la sua concorrenza al 50% nella retribuzione utile per la pensione. Questa deroga, precisa l'Inps, non incide sul regime fiscale per l'indennità e non ha modificato, per i lavoratori interessati, il calcolo delle quote di pensione col sistema retributivo per gli anni fino al 1997. La complessità delle regole, in un Fondo previdenziale già di sua natura "speciale", giustifica le perplessità e i dubbi dei piloti e degli assistenti alle prese con il proprio estratto contributivo, malgrado il tentativo di chiarezza dell'Inps.