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Incastrati da Netflix su Ficarra e Picone

Andrea Fagioli sabato 8 gennaio 2022
Dall'inizio dell'anno, come molti sanno anche per la notevole campagna di promozione, è disponibile su Netflix la prima serie tv scritta, diretta e interpretata da Ficarra e Picone. I due apprezzati attori siciliani, fedeli a se stessi, hanno trasferito la loro comicità dal cinema alla piattaforma on line, ben sapendo che il presente e il futuro della tv passa da lì. Su questo ci giocano sin dal titolo Incastrati, che si riferisce alla vicenda nel senso che i due, Salvo e Valentino, vengono coinvolti loro malgrado in un omicidio e in storie di mafia, ma fa pensare anche al fatto che loro stessi sono stati presi dal meccanismo del nuovo modo di fruire i prodotti televisivi e in particolare dalle serie che sono il prodotto che più di ogni altro attrae lo spettatore. Non a caso, nella storia, i due sono riparatori di televisori e uno dei due, Salvo, è ossessionato dalle serie tv. Finzione e realtà s'intrecciano nella stessa vicenda per cui Salvo suggerisce di agire come agirebbero i personaggi della sua serie preferita. Senza svelare nulla di più, come ci ripromettiamo ogni volta che parliamo di questo genere televisivo, diciamo che Incastrati è una commedia degli equivoci, ambientata in Sicilia, che affronta con il sorriso anche temi seri come la corruzione e la facilità con cui persone comuni possono arrivare ai vertici della mafia. Un po' alla berlina finiscono anche un prete e dei frati. A prevalere è comunque la leggerezza e la comicità garbata. Di fatto Incastrati è come un film di Ficarra e Picone un po' diluito, ma nemmeno più di tanto. I sei episodi arrivano a complessive tre ore, cosa che permette di lavorare meglio sui personaggi, ma niente di più. L'unica accortezza è il cosiddetto cliffhanger, l'espediente di lasciare qualcosa in sospeso alla fine di ogni episodio.