La Cassa di previdenza degli ingegneri e degli architetti ha avviato da alcuni giorni un nuovo servizio di assistenza telefonica per le prestazioni di maternità. Le donne ingegnere o architetto hanno diritto, come tutte le altre lavoratrici, ad una indennità di maternità per i due mesi che precedono e per i tre che seguono la data del parto. La stessa indennità è estesa ai casi di adozione nazionale e internazionale per i cinque mesi successivi all'ingresso del bambino nella famiglia. La durata del sussidio si riduce poi a tre mesi nel caso di affidamento provvisorio. L'Inarcassa richiede il rispetto di una tempistica per le domande relative alle diverse situazioni di maternità, sulle quali possono interferire i diversi regimi fiscali riservati ai contribuenti minimi e ai forfettari. Per facilitare l'istruttoria delle domande nel rispetto delle dovute formalità, un operatore specializzato del call center dell'Ente provvederà a contattare direttamente l'interessata per ogni necessità e per seguire la richiesta dal suo inoltro fino alla completa definizione. Il nuovo servizio telefonico affiancherà anche gli interessati alle analoghe domande per indennità di paternità e per i sussidi per i figli disabili (legge 104 e disabilità grave). Il Ministero del Lavoro ha recentemente approvato un aumento dei sussidi come deliberato da Inarcassa. Il nuovo importo per l'intero anno 2019 del sussidio per il figlio disabile è di 600 euro e per il figlio con disabilità "grave" di 3.120 euro. Anche nell'Inarcassa si rispecchia l'avanzare del declino demografico, pur tenendo conto delle condizioni impegnative richieste dalla libera professione insieme alla maternità. Negli ultimi cinque anni la Cassa ha registrato un calo netto del 22% delle prestazioni per maternità, giunte al livello di 2.127 richieste nel 2017. Invece, novità nei bilanci dell'ente, 711 sono state le richieste di indennità per paternità. E da quest'anno, senza costi aggiuntivi per le famiglie, è stata ampliata la copertura sanitaria dei genitori che affrontano nella vita quotidiana situazioni complesse, come la nascita di un bambini con malformazioni o con altri difetti fisici oppure con la sindrome di Down, per la quale, all'interno del Piano Sanitario Base, viene corrisposta un'indennità di mille euro l'anno, per un periodo di tre anni.