In vacanza ripartiamo dai classici, ma ciò che conta è «come» li leggiamo
Ma non ci sono solo i romanzi. Don Lorenzo Milani ci avrebbe detto di leggere tre testi brevi e diversamente imprescindibili: L'apologia di Socrate, i Vangeli, la Costituzione italiana. Fra i classici della saggistica dell'Ottocento, ne ricorderei tre: La democrazia in America di Tocqueville, Passato e pensieri di Herzen, la Storia della letteratura italiana di De Sanctis. Pochi leggono poesia: ma credo che nessuno resterebbe deluso dalla lettura dei romantici inglesi, Shelley e Keats, per esempio.
Fra la saggistica di quest'ultimo anno ricordo tre libri di sicuro interesse. Il primo è una documentatissima storia dei giovani e dell'idea di gioventù nell'ultimo secolo e mezzo: L'invenzione dei giovani di Jon Savage. Il secondo è un libro sul nazismo, sulla borghesia, sugli intellettuali di fronte alla politica: La natura precaria della libertà di Joachim Fest. Il terzo è un'introduzione sociale e culturale ai problemi attuali dell'economia: Il valore delle cose di Raj Patel. Buone vacanze a chi ci va.