In Rai c'è chi gioca a palla avvelenata
È vero che ogni rete fa razza a sé, però è difficile comprendere perché Rai 3 abbia preso questa decisione in una serata che politicamente non offriva granché (il primo giorno di consultazioni del presidente del Consiglio incaricato con i partiti minori e la dichiarazione del presidente uscente Giuseppe Conte all'ora di pranzo e quindi ormai ampiamente commentata), mentre Rai 1 martedì 2 febbraio ha bucato l'importante discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo il fallimento dell'esplorazione di Roberto Fico e il successivo annuncio della convocazione di Mario Draghi il giorno dopo al Quirinale pur di non interrompere la partita di calcio Inter-Juventus valevole per l'andata delle semifinali di Coppa Italia (Rai Radio1 ha invece interrotto la diretta). Tutto è lecito, per carità. Però a questo punto non si capisce l'enfasi di Rai 1 con la quale, grazie soprattutto a Francesco Giorgino alla guida di un manipolo di inviati sotto ai palazzi romani del potere, abbia seguito momenti pomeridiani molto meno importanti lasciando a casa Alberto Matano e La vita in diretta. Evidentemente l'ago della bilancia televisiva è ancora una volta il calcio, visto che anche la stessa Rai 3, qualche tempo fa, rinviò il debutto dello show di Massimo Ranieri per lasciare spazio al ricordo di Diego Armando Maradona.