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In Gessi la bellezza che prende forma

Massimo Folador venerdì 7 giugno 2019
Si parla molto di bellezza in questi ultimi anni, forse perché ne sentiamo istintivamente la mancanza o perché nei momenti di confusione e di smarrimento resta un faro, una luce quasi magnetica in grado ancora di attrarci. E ce ne rendiamo conto quando abbiamo la capacità di cercarla o la fortuna di incontrarla, perché parla al cuore e genera speranza. «Credo che anche per un'impresa la bellezza dovrebbe essere la vera vocazione e "prendere forma" in ogni prodotto, nei servizi offerti e nei comportamenti quotidiani di chi vi lavora. Ma la bellezza in azienda è sempre legata alla capacità delle persone di trasformare le loro competenze e la loro passione in qualcosa che lascia il segno e talvolta commuove. Senza di loro, di noi, tutto questo non accade». Chi parla è Eusebio Gualino, amministratore delegato di Gessi Spa, una realtà che è possibile comprendere soprattutto visitando la loro sede, all'inizio della Val Sesia, e toccando con mano ciò che negli anni l'azienda ha saputo costruire. Qui ogni angolo del parco racconta la cura per l'ambiente, ogni zona dell'elegantissimo show room dice dell'attenzione verso i clienti e collaboratori e persino i magazzini automatizzati e le aree di produzione sono luoghi accoglienti. «Siamo nati nel 1992, quasi per scherzo, in un garage di Romagnano Sesia. La zona era già famosa per essere uno dei distretti della rubinetteria italiana e abbiamo deciso di proseguire in questo solco ma ampliando la nostra offerta e differenziandoci. Oggi Gessi, con quasi 600 collaboratori e un fatturato 2018 di oltre 105 milioni, esporta l'80% dei suoi prodotti e tra i nostri clienti ci sono alcune tra le catene alberghiere più importanti al mondo. Certo guardando alle nostre spalle ci rendiamo conto di essere cresciuti e di aver fatto tanta strada ma i valori che ci guidano sono ancora quelli degli inizi». Quali? Mi viene spontaneo domandare ogni volta che vedo all'opera modelli di gestione diversi che possono diventare per altri dei nuovi paradigmi. «Abbiamo innanzitutto sempre cercato di puntare sull'innovazione perché è impensabile competere in mercati globali senza un'attività di continua ricerca e la capacità di differenziarsi, ma per noi questo ha voluto dire credere da subito nel vero cardine dello sviluppo di un'impresa: le sue persone. Abbiamo lavorato su una formazione che fosse continua ed efficace, creando un'Academy che fosse un punto di riferimento dapprima al nostro interno e poi anche per i clienti e i fornitori, e abbiamo puntato su una comunicazione chiara e coinvolgente usando strumenti e metodi molto innovativi. Questo ci ha consentito di passare rapidamente dalla competenza individuale alla consapevolezza di team in un contesto aziendale positivo e, infine, ad un credo che fosse in grado di creare un sistema più ampio e coeso. Siamo ai piedi di grandi montagne e la cultura di queste zone ci porta a vedere la vita e il lavoro come un cammino, un impegno continuo, un grande "conto corrente" dove accumulare azioni positive, interessi positivi che si trasformano in relazioni, progetti e fiducia. Quello che abbiamo costruito assieme credo sia proprio il risultato dei comportamenti che ciascuno di noi ha sviluppato quotidianamente all'interno delle proprie responsabilità, grazie ai propri talenti». Eusebio ha anche una lunga esperienza nell'area commerciale così mi interessa capire come questi aspetti, apparentemente aulici, si siano tramutati in risultato. «Credo fermamente che i prodotti abbiano un'anima, così come l'azienda, e che tutto ciò sia il riflesso della nostra dimensione interiore e spirituale. Credere in qualcosa di più alto e di più bello ci aiuta a trasformarci e a trasformare positivamente il contesto in cui viviamo, quasi fossimo delle sentinelle della bellezza, perché davanti a certi paesaggi naturali o ad un lavoro fatto ad arte nessuno può rimanere indifferente. Ecco forse fare impresa vuol dire essere questo». Finiamo di parlare nell'area relax dedicata alla pausa dei collaboratori e mi sembra che tutto torni, persino la loro gentilezza e i loro sorrisi.