Imprese e lavoro devono allearsi
Oggi gli oltre 4 milioni di "prime movers" italiani vivono una condizione radicalmente nuova. La furia ideologica dell'anti-casta ha molto indebolito quel patto implicito di "solidarietà produttiva" tra imprenditori e lavoratori che aveva fatto grande la piccola e piccolissima impresa italiana, spingendo gli imprenditori dall'altra parte del fiume: quella della casta, dell'elite che prospera a danno del popolo. Inoltre, la "cultura dello sviluppo" che ha animato gli anni del Dopoguerra in Italia si è trasformata gradualmente in "cultura della garanzia", moltiplicando la richiesta di spesa pubblica e determinando il prevalere della Rendita sulla Produzione. «Se il governo procede contro i ricchi borghesi, può essere sicuro dell'applauso della massa. Questa è una cosa che tanto i demagoghi e i tiranni dell'antichità, quanto i satrapi, i califfi e i cadì d'Oriente e i dittatori di oggi hanno sempre saputo. Quando un governo non sa far diventare ricche le masse, allora è il caso di far diventare poveri i ricchi» scriveva ottant'anni fa il grande economista liberale Ludwig von Mises. È proprio questa, volendo semplificare in modo brutale, la grande paura che attraversa oggi il mondo imprenditoriale italiano.
Eppure, gli imprenditori votano due volte. La prima nelle urne, come tutti i cittadini. La seconda volta votano attraverso le loro scelte quotidiane: decidere di realizzare o meno un investimento o un piano di assunzioni rappresenta un "voto" sul futuro del Paese, sulla sua capacità di crescita potenziale, sulla qualità delle sue politiche economiche. E così la recessione in cui è piombata l'economia italiana alla fine del 2018 è stata determinata, in gran parte, dal lato dell'offerta: il crollo della fiducia delle imprese ha determinato una brusca frenata degli investimenti privati.
Come uscire dalla palude? È immaginabile oggi una grande alleanza tra imprenditori e lavoratori per combattere fianco a fianco la gigantesca battaglia che caratterizza questa fase storica, ovvero quella tra Produzione e Rendita? E' una prospettiva complessa, ma molto più vicina di quanto si pensi.
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