La povertà francescana non nasce dal vezzo di un ragazzo stufo della ricchezza, ma ha una profonda radice teologica, spirituale e umana. La scelta di Francesco, infatti, si originò da un'esperienza di sofferenza che lo aiutò a capire come mettere a frutto i suoi talenti di sempre: l'intraprendenza, il dialogo, l'ascolto, l'amore per la vita. Nato ad Assisi nel 1182, Francesco da giovane visse nello spreco, ma nel 1203 fu prigioniero di guerra e cadde malato. Da quell'esperienza prese il via la sua “conversione” alla povertà. Il suo cammino nel 1205 fu segnato dalla chiamata durante una visione in San Damiano a “riparare la Chiesa”. Si fece quindi testimone della carità e predicatore attraverso l'Italia – di cui oggi è patrono – vedendo crescere di giorno in giorno la sua famiglia religiosa. Morì tra il 3 e il 4 ottobre 1226.Altri santi. San Petronio di Bologna, vescovo (V sec.); beata Martina Vazquez Gordo, martire (1865-1936).Letture. Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30.Ambrosiano. Sof 2,3a-d;3,12-13a.16a-b.17a-b.20a-c; Sal 56; Gal 6,14-18; Mt 11,25-30.