Passa anche attraverso le parrocchie e le associazioni ad esse collegate l'accoglienza e l'integrazione degli immigrati in Italia. Il fenomeno ha visto negli ultimi tempi un notevole incremento di stranieri extracomunitari richiedenti asilo, molti dei quali hanno poi trovato e trovano accoglienza presso strutture cattoliche. La loro presenza sul territorio nazionale richiede una gestione non facile né esaustiva della situazione. Per favorire ogni opportunità di integrazione il Ministero dell'interno, già dal 2014, ha previsto che i migranti possano essere coinvolti in attività di volontariato, ma unicamente in progetti di pubblica utilità, che abbiano cioè uno scopo sociale e non abbiano fini di lucro. Queste attività devono essere riservate ai richiedenti asilo che vi partecipino in forma volontaria e gratuita e che siano già in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Nel caso, si devono attendere almeno 60 giorni dalla presentazione della richiesta di asilo se l'esame della domanda non si è ancora concluso e se il ritardo non può essere attribuito all'interessato. Ai migranti volontari deve essere in ogni caso assicurata una formazione adeguata ai compiti da svolgere.Anche questa forma di volontariato è tutelata dall'assicurazione infortuni dell'Inail, confermata dalla attuale legge di stabilità fino a tutto il 2017. Il relativo premio assicurativo ammonta a 258 euro annuali e a 0,86 euro per ogni giornata lavorativa, che la legge pone direttamente a carico di un apposito Fondo istituito presso il Ministero del lavoro. Spetta all'associazione o ente promotore dell'attività sociale richiedere all'Inail la copertura assicurativa, esclusivamente per via telematica, almeno 10 giorni prima dell'effettivo inizio del volontariato. Il diritto alle rendite dell'Inail per i migranti non gode del principio della "automaticità" e quindi non può essere liquidata alcuna prestazione in assenza della copertura assicurativa.Oltre ai richiedenti asilo beneficiano delle garanzie per il volontariato i detenuti (anche in attività a favore delle vittime dei reati da loro commessi), gli internati, i beneficiari di sostegni economici come i cassintegrati, in mobilità, gli lsu ecc., e i titolari di protezione umanitaria o internazionale accolti in Italia. I progetti di volontariato possono essere promossi da organizzazioni del Terzo settore, dai Comuni e dagli enti locali.L'Inail informa che la copertura finanziaria dei progetti di volontariato avviati nel corso del biennio 2014/2015 e che continuano negli anni 2016 e 2017 è garantita nei limiti delle risorse disponibili per ciascun anno di riferimento.