A rendere ancora più concitato uno scrutinio sul filo di lana, ieri sulle elezioni sarde incombeva anche lo spettro della “tagliola”: è il termine di 12 ore fissato dalla legge regionale 7/79 per il completamento dello spoglio, superato il quale - in teoria - va invalidato e affidato prima agli uffici circoscrizionali e poi alla Corte d’appello di Cagliari per il conteggio. In teoria, perché ieri nel pomeriggio un dirigente del Servizio elettorale della Regione ha precisato
che il termine non è perentorio «ma deve considerarsi meramente indicativo», e dunque sforabile. Una trappola innocua, la tagliola sarda.