Nessuno meglio di un martire può capire meglio cosa sia l'amore, quello per cui doneresti tutto, compresa la vita. Indagando sulla tradizione che lega san Valentino agli innamorati scopriremmo che è proprio questo tipo di amore - un legame fatto anche di sacrificio e impegno - che il santo di oggi indica come esemplare. Non è chiara l'origine di questo patronato, ma esso di certo ci mette in guardia dal confondere le vaghe emozioni passeggere con l'amore autentico. Di Valentino si sa che fu tra i primi vescovi di Terni alla fine del secondo secolo. Chiamato a Roma, vi compì alcuni prodigi convertendo al cristianesimo diverse persone e quindi attirandosi l'ira dei persecutori e subendo il martirio il 14 febbraio. Quel sangue versato ci ricorda che l'amore è fatto per essere donato e che il legame tra due innamorati è il seme che apre alla vita.
Altri santi. San Nostriano di Napoli, vescovo (V sec.); santi Cirillo e Metodio, patroni d'Europa (IX sec.).
Letture. At 13,46-49; Sal 116; Lc 10,1-9.
Ambrosiano. Is 52,7-10; Sal 95; 1Cor 9,16-23; Mc 16,15-20.