Martino di Tours. Il suo mantello condiviso, simbolo del Vangelo
Il Vangelo è come il mantello di san Martino: offre riparo, dona dignità ed è destinato a essere condiviso, ad accogliere gli ultimi. È questa l’immagine più cara alla tradizione del santo vescovo di Tours vissuto nel IV secolo. Nato nel 316 o 317 in Pannonia (oggi Ungheria) era figlio di un militare romano e venne cresciuto nella fede cristiana ma non fu battezzato. A quest’epoca risalirebbe l’episodio più “famoso”: incontrato un mendicante sulla via, divise il suo mantello con la spada e glielo donò per difendersi dal freddo. Prestò servizio in Gallia e fu qui che ricevette il Battesimo dopo aver abbandonato la vita da soldato. Nel 356 raggiunse a Poitiers il vescovo Ilario, che lo ordinò prete. Nel 371 divenne vescovo di Tours, impegnandosi nell’evangelizzazione delle campagne. Morì a Candes nel 397.
Altri santi. San Menna del Sannio, eremita (VI sec.); san Bartolomeo il Giovane, abate (980-1055).
Letture. Sap 1,1-7; Sal 138; Lc 17,1-6.
Ambrosiano. Sir 44,16-17.19-21.23;45,3.7.12.15-16; Sal 83 (84); 1Tm 3,16-4,8; Mt 25,31-40.