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Il successo di Twitch spiegato agli adulti

Gigio Rancilio venerdì 12 luglio 2019
Per cercare di capire un po' di più il "mondo digitale" dei ragazzi, le prime due cose che un adulto dovrebbe fare sarebbero quelle di iscriversi a TikTok e a Twitch. Visti da fuori e con occhi un po' prevenuti possono sembrare perfino due mondi insensati. In TikTok (al link potete trovare una puntata tutta dedicata a questo social https://tinyurl.com/y4asr866) ci sono ragazzine (anche molto più giovani dei 13 anni minimi per iscriversi) che mimano canzoni famose, copiando le pose sexy dai clip musicali, e ragazzini che si lanciano in "prove di coraggio" per dimostrare di essere dei duri. Twitch invece è soprattutto il regno dei ragazzi. Amazon l'ha comprato nell'agosto 2014 per 970 milioni di dollari. Come recita la sua presentazione: «Twitch è la piattaforma numero 1 al mondo di streaming live per gamers e per le cose che amiamo». In pratica, è un servizio che permette di trasmettere, vedere e commentare partite di videogiochi di grande successo come Fortnite, League of Legends, Minecraft, Heartstone, Dota 2 o Apex Legends.
Ma non c'è solo questo. Ci sono canali con programmi radiofonici, dirette dai festival musicali e da quelli dei videogiochi. Spazi creativi per musicisti e per artisti. Ci sono persone che suonano, insegnano arte o raccontano la propria vita davanti a una videocamera. Ma soprattutto c'è la componente social. Con le discussioni e i messaggi tra gli utenti e quelli tra i fan e i video giocatori, anche attraverso immagini animate chiamate "emote". Ci sono comunità di utenti che programmano giochi e si scambiano idee e pareri. Il risultato è una valanga di video, immagini, parole, suoni, emozioni e informazioni che raggiunge ogni giorno una media di 15 milioni di persone.
Chiunque può "trasmettere" su Twitch. Ma solo i giocatori più bravi riescono ad avere un pubblico nutrito. Tyler Blevins, che si fa chiamare Ninja, giocando in diretta a Fortnite sulla piattaforma è diventato una star con 13 milioni di follower.
Se mentre state leggendo queste righe pensate che tutto questo vi sembra un po' folle, avete probabilmente dimenticato che cosa accadeva (e accade) in moltissimi bar sport. Quando, cioè, una persona giocava a flipper o due (o quattro) a biliardo, mentre il resto degli avventori faceva il tifo e commentava. In fondo, quando Twitch dice di essere «un modo divertente e interattivo di guardare altre persone giocare», ci dice solo che è una via di mezzo tra un social, un bar sport digitale e l'evoluzione di un canale tv sportivo (dove lo spettatore guarda altri giocare e fa il tifo).
Molti adulti considerano i videogame una perdita di tempo che rimbecillisce i ragazzi (molti altri invece ci giocano ogni giorno). Ma chi lo pensa ha probabilmente dimenticato che cosa i suoi genitori o i suoi nonni dicevano di lui e dei suoi amici quando passavano pomeriggi interi al bar a giocare a flipper. Intendiamoci: nessuno sta dicendo che tutti i videogiochi sono buoni e sani e che non creino problemi (soprattutto se usati in eccesso), ma soltanto che, se vogliamo cercare di capire qualcosa di più del mondo digitale nel quale passano fette importanti del loro tempo i nostri figli o nipoti, dobbiamo informarci, prima di giudicare o archiviare certe cose in fretta (e magari con disprezzo). Twitch, per esempio, come ogni luogo (digitale o fisico), non è solo rose e fiori. Non solo perché nelle chat si usa spesso un linguaggio inadatto ai più giovani, ma anche perché alcuni usano questa piattaforma per comunicare altro.
Quindi, che cosa può fare un genitore? Per esempio, confrontarsi con il proprio figlio e capire con lui che cos'è e com'è Twitch. Scoprendo così che esistono filtri per escludere un certo tipo di contenuti, che si possono nascondere le chat e che si possono bloccare gli utenti che usano linguaggi e contenuti inappropriati. Perché la chiave di tutto è sempre la stessa: dialogo, consapevolezza e responsabilità. Soltanto in questo modo cresciamo tutti.