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Camillo de Lellis. Il soldato di ventura che si offrì ai malati

Matteo Liut martedì 14 luglio 2015
Una vita sregolata che si è trasformata poi nel seme di un'opera enorme a favore dei malati e degli esclusi di tutto il mondo. È quella di san Camillo de Lellis, la cui eredità oggi è rappresentata dalle numerose case e istituti dei Camilliani che in tutto il mondo prestano non solo assistenza sanitaria ma offrono anche percorsi esistenziali di formazione e di crescita umana e spirituale. Nato nel 1550 a Bucchianico, nei pressi di Chieti, fu soldato di ventura poi caduto in disgrazia. Si salvò grazie ai Cappuccini di Manfredonia e decise di entrare nell'ordine. Per curare una piaga che non voleva guarire fu ricoverato all'ospedale di San Giacomo degli Incurabili di Roma. Qui incontrò il mondo della sofferenza e decise che proprio ai malati avrebbe dedicato tutta la sua vita: divenuto sacerdote nel 1584, fondò la "Compagnia dei ministri degli infermi". Morì nel 1614.Altri santi. Santa Toscana, vedova (1280-1343); beata Angelina da Montegiove, vedova (1377-1435).Letture. Es 2,1-15; Sal 68; Mt 11,20-24.Ambrosiano. Gs 24,29-32; Sal 33; Lc 9,46-50.