Il sogno interrotto dell'Europa di Schuman, Adenauer e De Gasperi
Sono passati tanti anni da quella carta geografica del mio banco di scuola che divideva in vari colori i paesi europei. Molti inimmaginabili passi sono stati fatti, ma la via dell'integrazione sognata da Schuman, Adenauer e De Gasperi, ha rallentato il suo cammino; quasi fosse terminata la necessità storica di arrivare a quella che potrebbe diventare la forza maggiore e uno dei paesi più importanti del mondo. La ricchezza e la varietà delle nostre tradizioni, la bellezza delle arti, la vivacità delle scoperte e l'amore alla vita che sono le prerogative dei popoli d'Europa farebbero di questo vario e grande paese di nuovo la fonte del pensiero e dell'arte del vivere.
Guardando quelle piazze che oggi premiano i nostri cantanti mi vengono alla mente le folle composte di gente di ogni età che negli stessi luoghi si fermavano ad ascoltare i progetti degli uomini della politica. Dove è finita la passione del bene comune? Che cosa si è fatto perché i nostri giovani non provino interesse per il loro presente e si lascino invadere da un futuro privo di speranze? C'è bisogno di una rinascita, non nel nome di una carriera, ma di una volontà tesa a migliorare con il proprio lavoro una società che ha radici ancora da sfruttare.