Da ore gli occhi dei due ragazzi non vedevano che nero, nella capsula d'acciaio soffocata dal frastuono dei motori a turbina. Doveva essere come star chiusi nella stiva di un peschereccio, scossi dalle onde, fantasmi muti di paura. Ogni estate è gravida di sogni. Anche Yaguine Koita, 15 anni, e Fodè Tounkara, 14, partiti da Conakry, Guinea, che erano ancora due bambini, avevano un sogno. Tanto d'averlo impresso su un foglio di carta e indirizzato niente di meno che alle loro “Eccellenze d'Europa”.Doveva fare molto freddo, in quel caldo tramonto di fine luglio, dentro il cielo sopra l'Europa, mentre i due ragazzi viaggiavano chiusi nel vano carrello di un aereo di linea “A330” della “Sabena airlines”, in volo ad una quota di 11.000 metri con una temperatura esterna, a quella altezza, di 50 gradi sotto zero.Non sappiamo chi dei due tenesse nella tasca quel pezzo di carta, ma forse, mentre il freddo faceva ghiaccio nelle ossa, una mano piccola piccola l'avrà stropicciato ancora una volta. Pur di assicurarsi che quell'improbabile passaporto fosse ancora lì, al sicuro. Un sogno a portata di mano.«Eccellenze, signori membri e responsabili d'Europa. Noi abbiamo l'onorabile piacere e la grande confidenza di scrivervi questa lettera per parlarvi circa l'obiettivo del nostro viaggio e della sofferenza di noi, i bambini e i giovani d'Africa. Ma innanzi tutto, noi vi presentiamo i saluti più deliziosi, adorabili e rispettosi della vita. A tal fine, sostenete il nostro appello e la nostra richiesta d'aiuto. Voi siete per noi, in Africa, quelli a cui bisogna chiedere soccorso. Noi vi supplichiamo, per l'amore per il vostro continente, per i sentimenti che voi avete per il vostro popolo e soprattutto per l'affinità e l'amore che voi avete per i vostri bambini che voi amate con la vostra vita. In più, per l'amore e la timidezza del nostro creatore Dio, che può tutto, che a voi ha donato tutto e le esperienze migliori, ricchezze e poteri per costruire e organizzare al meglio il vostro continente, che è diventato il più bello e ammirato tra tutti i continenti. Signori membri e responsabili d'Europa, è per la vostra solidarietà e per la vostra generosità che noi vi gridiamo di soccorrere l'Africa. Aiutateci, noi soffriamo moltissimo in Africa, abbiamo dei problemi e qualche mancanza rispetto ai diritti dei bambini. Rispetto ai problemi, noi abbiamo le guerre, le malattie, la mancanza di nutrizione, etc. Quanto ai diritti dei bambini, in Africa , e soprattutto in Guinea, noi abbiamo molte scuole, ma una grande mancanza di educazione e di insegnamento. Solo nelle scuole private si può avere una buona educazione e un buon insegnamento ma occorre una grande somma di denaro... È per questo che noi, i bambini e i giovani in Africa, vi chiediamo di fare una grande organizzazione efficace per l'Africa e permetterci di progredire. Dunque, se voi vedete esporre le nostre vite è perché noi soffriamo troppo in Africa ed abbiamo bisogno di voi per combattere la povertà e per mettere fine alle guerre in Africa. Noi vogliamo anche studiare e vi domandiamo di aiutarci a studiare, per esser come voi in Africa. Infine noi vi supplichiamo di scusarci molto per aver osato scrivervi questa lettera a tanti di Voi, i grandi personaggi a cui noi dobbiamo molto rispetto. Non dimenticate che è per voi che noi dobbiamo lamentarci per la debolezza della nostra forza in Africa».Il 29 luglio 1999, Yaguine Koita e Fodè Tounkara, vengono trovati nel carrello dell'“A330” atterrato a Bruxelles. Morti assiderati. Naufraghi del cielo d'Europa, come quelli sul peschereccio recuperato dal fondo del Canale di Sicilia.