Il Signore ci ama con la misericordia
Benedetto XVI, in un'intervista del 2016 col teologo gesuita Jacques Servais, metteva in evidenza come «per me è un "segno dei tempi" il fatto che l'idea della misericordia di Dio diventi sempre più centrale e dominante – a partire da suor Faustina, le cui visioni in vario modo riflettono in profondità l'immagine di Dio propria dell'uomo di oggi e il suo desiderio della bontà divina». «Papa Giovanni Paolo II – continuava Ratzinger – era profondamente impregnato da tale impulso, anche se ciò non sempre emergeva in modo esplicito. Ma non è di certo un caso che il suo ultimo libro, che ha visto la luce proprio immediatamente prima della sua morte, parli della misericordia di Dio. A partire dalle esperienze nelle quali fin dai primi anni di vita egli ebbe a constatare tutta la crudeltà degli uomini, egli afferma che la misericordia è l'unica vera e ultima reazione efficace contro la potenza del male. Solo là dove c'è misericordia finisce la crudeltà, finiscono il male e la violenza».
E papa Francesco? Secondo Benedetto, papa Bergoglio «si trova del tutto in accordo con questa linea. La sua pratica pastorale si esprime proprio nel fatto che egli ci parla continuamente della misericordia di Dio. È la misericordia quello che ci muove verso Dio, mentre la giustizia ci spaventa al suo cospetto... Nella durezza del mondo tecnicizzato nel quale i sentimenti non contano più niente, aumenta però l'attesa di un amore salvifico che venga donato gratuitamente». Un amore immenso, tanto grande che non arriviamo a capirlo; al punto che a forza di ripetere sempre gli stessi peccati, di continuare a cadere, di essere recidivi nello sbagliare ci sentiamo rassegnati, sconfitti. Invece, ha detto Francesco nell'omelia per la Domenica della Divina Misericordia del 2018, il punto è proprio qui: dobbiamo essere «recidivi a chiedere la misericordia», perché il sacramento del perdono non ci lascia come eravamo prima ma ci rende «rinfrancati, incoraggiati, perché ci sentiamo ogni volta di più amati». E «quando, da amati, ricadiamo, proviamo più dolore rispetto a prima. È un dolore benefico, che lentamente ci distacca dal peccato. Scopriamo allora che la forza della vita è ricevere il perdono di Dio, e andare avanti, di perdono in perdono». Rapiti nel mistero della misericordia infinita del Signore.