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David Uribe Velasco. Il sangue versato, luce nella violenza

Matteo Liut sabato 12 aprile 2014
Prima unto con l'olio per diventare ministro di Dio e poi "unto con il sangue" per la salvezza degli uomini: fu lo stesso David Uribe Velasco, sacerdote martire e santo, a descrivere in questo modo il proprio itinerario di vita e di fede nel momento in cui dovette affrontare la persecuzione anticristiana scatenatasi in Messico nei primi decenni del XX secolo. Il futuro parroco di Iguala, nella diocesi di Chilapa, era nato a Buenavista de Cuéllar nello Stato messicano di Guerrero nel 1889. Era quindi diventato sacerdote vivendo il proprio ministero in modo esemplare in un contesto segnato da numerose difficoltà e persecuzioni. Arrestato, si rifiutò di entrare a far parte della Chiesa scismatica creata da governo. Venne così ucciso nel 1927.Altri santi. San Zenone di Verona, vescovo (IV sec.); san Giuseppe Moscati, laico (1880-1927). Letture. Ez 37,21-28; Sal Ger 31,10-13; Gv 11,45-56. Ambrosiano. Dt 6,4-9; Sal 77; Ef 6,10-19; Mt 11,25-30 / Gv 2,13-22.