Nella Chiesa coreana i laici hanno un posto prezioso nell'identità della comunità cristiana nazionale: la fede, infatti, fu portata nella penisola non da missionari religiosi o sacerdoti. Nel 1784 mise piede in Corea il primo battezzato, un laico coreano che era partito quattro anni prima per la Cina per una delle consuete spedizioni culturali di scambio tra i due Paesi. La persecuzione contro i cristiani, però, si scatenò subito e ciò lasciò a lungo la comunità locale senza preti. In un secolo si parla di 10mila martiri, 103 dei quali sono stati canonizzati nel 1984. Tra essi troviamo le laiche Agata Yi, giovane ragazza nata a Seoul nel 1824, e Teresa Kin, vedova nata a Myeoncheon nel 1797. Alla fine del 1839 vennero incarcerate, torturate ed infine sgozzate.Altri santi. San Marcellino di Ancona, vescovo (VI sec.); sant'Adriano di Canterbury, abate (VII-VIII sec.).Letture. 1 Gv 4,11-18; Sal 71; Mc 6,45-52. Ambrosiano. Ct 1,2-3b.4b.15;2,2-3b.16a;8,6a-c; Sal 44; Gv 3,28-29.