La malattia, la povertà, la prigionia ma anche una dipendenza, un incidente, un crimine subito: sono tante le situazioni in cui la libertà appare limitata, compromessa o perduta. Ma il riscatto nasce dalla carità, da una mano tesa che accompagna verso la luce. E la "mano tesa" di san Girolamo Emiliani continua a tendersi nella storia attraverso i suoi padri Somaschi, i membri della Società dei Servi dei poveri. Emiliani era nato a Venezia nel 1486 e aveva intrapreso la carriera militare, ma nel 1511 fu imprigionato dai soldati della Lega di Cambrai: quei giorni in catene segnarono la sua "conversione". Sulla sua strada ebbe come amico Gaetano di Thiene e come confessore Gian Pietro Carafa. Si dedicò ai malati di peste e agli orfani; tra il 1531 e il 1534 prese corpo la sua opera che venne istituita a Somasca, tra Bergamo e Lecco. Morì di peste nel 1537.
Altri santi. Sant'Onorato di Milano, vescovo (VI sec.); santa Giuseppina Bakhita, vergine (1868-1947).
Letture. 1Re 11,4-13; Sal 105; Mc 7,24-30.
Ambrosiano. Sap 18,20-25a; Sal 104; Mc 11,15-19.