Il «Requiem» di Silvia Colasanti, un canto per i morti del sisma
Si tratta di un oratorio per soli, coro e orchestra che alterna i testi di alcune sezioni della liturgia latina della Messa da Requiem – il Requiem aeternam, il Dies Irae e il Lux aeterna finale – con quelli della poetessa Mariangela Gualtieri, che nella registrazione discografica ha anche ricoperto il ruolo di voce recitante, al fianco del mezzosoprano Monica Bacelli, di Massimiliano Pitocco al bandoneon, dell'Ensemble Vocale Continuum e dell'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretti da Maxime Pascal.
«È un canto di congedo ai morti del terremoto, alle piccole e grandi ombre, ma anche un canto di speranza e di ringraziamento alla terra e al cielo», ha dichiarato la stessa Colasanti. Un'invocazione “collettiva” affidata all'intreccio di più voci simboliche: quelle di una cantante (che impersona il "Cuore ridotto in cenere"), di una voce recitante ("La dubitante"), del "Coro di chi non dubita" e del bandoneon (il "Respiro della terra").
La trama dei loro interventi contribuisce a ricreare una drammaturgia musicale, ottenuta mediante i piani sovrapposti – e in certi casi contrapposti – di un mondo sonoro e spirituale intenso e provocatorio, a tratti straziante, che apre profondi spazi di meditazione e domande di significato.
È un'arte della sintesi quella della Colasanti, in cui linguaggi compositivi d'avanguardia si sposano con gli stilemi della tradizione lirica del melodramma, tra percussioni incalzanti, climax, dissonanze e la forza dirompente di una musica che si fa preghiera.
Silvia Colasanti
REQUIEM
Maxime Pascal
Dynamic / Ducale. Euro 20,00