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Il “prete giusto” per Rettore (e magari per il Corsaro Nero)

Umberto Folena martedì 30 marzo 2021
«Carmaux si era avvicinato a Wan Stiller e, indicandogli il ponte di comando, gli disse con voce triste: “Guarda lassù, il Corsaro Nero piange”». Perbacco, queste sì che sono lacrime! Le ultime righe del Corsaro Nero di Emilio Salgàri ci rivelano l'eroe tutto d'un pezzo in un momento di fragilità. Il Corsaro ha dovuto abbandonare su una barchetta la sua amata, per non venir meno a un solenne giuramento. Per piangere, si isola. Non avrebbe tollerato telecamere, traendo così vantaggio dal suo stesso dolore. Invece, annota sul “Corriere” Paolo Fallai, «in ogni programma televisivo c'è un personaggio più o meno famoso in lacrime. Pianti di commozione, di gioia o di dolore (...). A finire definitivamente fuori moda è il pudore. Il pudore privato, quel senso di misura che porta alcuni di noi, pochissimi, a vivere intimamente una gioia, un'emozione, un dolore. O a condividerlo solo con le persone più care». Un tempo la chiamavamo, anche su “Avvenire”, «pornografia dei sentimenti», esibiti e venduti per far denaro.
Lacrime. Piange, o almeno piagnucolava martedì scorso Guido Bertolaso, intervistato da Stefano Landi sul “Corriere”: «Qui non sono nessuno, non posso firmare un pezzo di carta, non posso stanziare un euro. Dovrei stare all'ultimo piano di Palazzo Lombardia a dire cosa mi sembra giusto o sbagliato». Poveraccio. O no? Lo stesso giorno, sulla “Repubblica”, Carmelo Lopapa («La sanità siamo noi») tracciava un ritratto diametralmente opposto della coppia Moratti-Bertolaso: «Tutto è in mano a quei due. Non tollerano interferenze, fanno e disfano, gestiscono...».
Infine, mai sottovalutare le lacrime di sconforto. Sul “Corriere”, Mario Luzzatto Fegiz intervista Donatella Rettore. «Religiosa?». «Se trovo il prete giusto che mi sa ascoltare mi confesso volentieri. Ogni volta è una liberazione. Ma cerco consigli, e non penitenze». C'è il rischio che qualche prete ci caschi e da confessore si muti in consulente. Carmaux e Wan Stiller troveranno il “prete giusto” per il Corsaro Nero?