Non è chiaro se certe scelte avvengono per mancanza di idee o solo perché quelle vecchie (le idee) sono migliori di quelle nuove. Fatto sta che in televisione sempre più spesso assistiamo, per dirla con un filosofo nemmeno troppo simpatico, all'eterno ritorno dell'uguale. Ultimo caso il quiz a premi Il pranzo è servito, da questa settimana tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 14,00 alle 14,50 su Rai 1, per cui, più che Il pranzo è servito, sarebbe bene chiamarlo «Il pranzo è digerito», anche se il momento del pasto di mezzogiorno, soprattutto in certe parti d'Italia, è di gran lunga posticipato. Ma non è questo che conta. Conta, invece, che Il pranzo è servito fu condotto per otto anni, dal 1982 al 1990, su Canale 5 da Corrado, che lo aveva ideato con Stefano Jurgens. Insomma, come altri programmi, il popolare presentatore se lo era cucito addosso. Infatti, senza di lui sarebbe andato avanti soltanto un paio di anni con Claudio Lippi e uno con Davide Mengacci «declassato» su Rete 4. Adesso a riportarlo in vita, più o meno tale e quale, è Flavio Insinna, che lo ha proposto alla Rai assieme alla moglie di Corrado, Marina Donato, che con la sua società di produzione televisiva, la Corìma, è proprietaria del titolo e del format che prevede la sfida fra due concorrenti che devono completare un tabellone raffigurante le cinque portate tradizionali del pranzo: primo, secondo, formaggio, dolce e frutta. Per farlo devono rispondere a domande di cultura generale, aggiudicarsi prove in studio e far girare la ruota dove compaiono le portate, ma anche il rischio «dieta». Il meccanismo è semplice. Tutto è nelle mani del conduttore. Flavio Insinna è bravo e corretto: non vuole imitare Corrado, semmai rendergli omaggio. Ogni tanto, però, va sopra le righe, parla troppo. Allora è inevitabile pensare alle pause, ai silenzi e alle espressioni del viso che hanno fatto grande Corrado.