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Il perdono è dono

Giorgio Paolucci sabato 3 settembre 2022
Nell'indimenticabile film "Mission" il mercante di schiavi Rodrigo Mendoza (De Niro) non si dà pace per avere ucciso in duello il fratello dopo avere scoperto la sua relazione con la donna amata da entrambi. Oppresso dal rimorso, decide di lasciarsi morire in cella, ma Gabriel, missionario gesuita, lo sfida a trasformare il suo rifiuto della vita in penitenza: «Dio ci impone il fardello della libertà: hai scelto il tuo crimine, hai il coraggio di scegliere la tua pena?» Mendoza è inconsolabile: «Non esiste una pena abbastanza severa per me». «Ma hai coraggio di provare?». Non sa perdonarsi, Mendoza, ma accetta la sfida. Come atto di penitenza, decide di trascinare una sacca colma di armi - il suo ingombrante passato segnato dal male - seguendo i gesuiti che risalgono tra sentieri impervi le cascate dell'Iguazú, dove lui reclutava schiavi e dove loro avevano fondato una missione. Gli indios riconoscono l'uomo che li catturava per farne commercio: uno di loro impugna un coltello, non per sgozzarlo ma per recidere la fune che trascinava la sacca, dando così un taglio netto con il passato. Mendoza si scioglie in un pianto liberatorio: proprio nel luogo delle sue malefatte ha incontrato il perdono che non poteva darsi da sé. Poteva solo riceverlo, dono di Dio che ha il volto delle vittime.