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Il nuovo quiz secondo La 7: la famiglia come ti pare

Andrea Fagioli giovedì 10 ottobre 2024
Altro transfuga dalla Rai e altro game show al via. Dopo Amadeus su Nove, è toccato a Flavio Insinna avviare su La 7 Famiglie d’Italia, tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 18,30 fino al tg di Enrico Mentana. Il titolo ha una certa assonanza con Fratelli d’Italia e chissà che non dispiaccia al governo in carica. Ma forse, dietrologie a parte, si doveva trovare un nome diverso rispetto non tanto al format statunitense, Family feud, che va avanti da quasi cinquant’anni ed è stato esportato in poco meno di ottanta Paesi nel mondo, quanto alle precedenti versioni italiane proposte da Mediaset: quella degli anni Ottanta con il titolo Tuttinfamiglia condotta da Claudio Lippi e poi da Lino Toffolo e quella dell’inizio degli anni Novanta con il titolo Tutti per uno condotta da Mike Bongiorno. Il gioco consiste sostanzialmente nell’indovinare le risposte date in sondaggi d’opinione da parte di un campione di cento persone (il che ricorda anche 100% Italia di Tv8) su argomenti vari, definiti di vita quotidiana, dalle chat di gruppo che odi di più o cosa fai se trovi l’auto del compagno o della campagna fuori da un motel. Per quanto riguarda i partecipanti, cinque per squadra, «uniti da legami di varia natura», è stato infatti premesso, se mai ce ne fosse bisogno, che vengono accolti componenti «di tutte le famiglie legate dall’affetto, fluide, allargate, arcobaleno, tradizionali…». «Per noi – spiega Insinna – famiglia è dove ti rispetti, ti piaci e non ti meni». Concetto a suo parere inclusivo, ma di certo un po’ limitante e scarno per definire la famiglia. Ma questo è quello che passa la tv. E siamo al meno peggio, anche rispetto ad altri game show, se non altro per un montepremi finale di ogni puntata piuttosto basso (10 mila euro) e difficile da vincere. Almeno qui il gusto del gioco passa avanti alla bramosia del denaro (vedi Affari tuoi). Mentre Insinna, da parte sua, si ritaglia in questa occasione, più che in altri programmi, il ruolo di mattatore con il rischio ogni tanto di eccedere. In fatto di ascolti la prima puntata di Famiglie d’Italia avrebbe registrato 378 mila telespettatori (con uno share del 2,59%), scesi il giorno dopo a 295 mila (1,98%). È vero che come ironicamente cantava il grande Renzo Arbore «la vita è tutt’un quiz», ma come può esserci pubblico per tutti, soprattutto per le emittenti più piccole, vista l’offerta a quell’ora a reti quasi unificate: Reazione a catena (Rai 1), La ruota della fortuna (Canale 5), Don’t orget the lyrics - Stai sul pezzo (Nove) e poco più tardi Affari tuoi (Rai 1), 100% Italia (Tv8), Chissà chi è (Nove). E che sia difficile trovare pubblico lo testimoniano proprio le difficoltà mostrate dal preserale di Amadeus, che nonostante la spinta di Fabio Fazio, domenica scorsa, ha subito riperso i telespettatori recuperati all’indomani di Che tempo che fa. © riproduzione riservata