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Il mondo fantastico del “Trono di spade”

Andrea Fagioli mercoledì 17 aprile 2019
Non è stato facile seguire lunedì sera la prima puntata dell'ottava e ultima stagione della serie Il trono di spade distratti com'eravamo dall'incendio di Notre-Dame. A Parigi un vero simbolo medioevale, sia pure rimaneggiato, si consumava tra le fiamme. Nella fiction su Sky Atlantic un falso Medioevo, ancorché affascinante, si presentava immerso nella neve e nel gelo di una location islandese. Eppure era una puntata molto attesa, arrivata in esclusiva per l'Italia, in contemporanea con la messa in onda americana, alle 3 della notte fra il 14 e il 15 aprile e poi con i sottotitoli proprio lunedì alle 21.15 in attesa del via la prossima settimana alla versione doppiata composta da sei episodi di durata variabile, dai 54 agli 80 minuti. A conferma della complessità di una narrazione non circoscrivibile in spazi e tempi precostituiti. Riassumendo, diciamo che Il trono di spade racconta le avventure di svariati personaggi, che ruotano attorno a un grande mondo fantastico costituito principalmente dal continente Occidentale (Westeros) e da quello Orientale (Essos). Il centro più grande e civilizzato del continente Occidentale è la città capitale Approdo del Re, dove si trova il Trono di spade dei Sette Regni. La lotta per la conquista del trono porta le più potenti e nobili famiglie a scontrarsi o allearsi tra loro in un contorto gioco di potere. E come in tutti i fantasy che si rispettino ci sono streghe e draghi, ma anche morti viventi. Anzi, sarà proprio la battaglia degli umani con questi ultimi che forse darà una risposta al quesito che da anni ormai appassiona milioni di telespettatori in tutto il mondo: chi salirà alla fine sul Trono dei Sette Regni? Per il momento niente è dato sapere. Mentre i giudizi restano contrastanti. C'è chi ritiene la saga televisiva statunitense tratta dal ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R. R. Martin il miglior fantasy in circolazione e chi la considera addirittura pornografica e violenta. In effetti, violenza e scene calde non mancano, ma ci sono anche atmosfere e ambientazioni suggestive, sequenze di massa di forte impatto, scavo psicologico sui protagonisti con dialoghi di grande forza. La verità, come spesso succede, sta nel mezzo.