Il “meraviglioso mistero” della grande polifonia europea
Il programma del nuovo progetto si concentra invece su autori “continentali” del XVI secolo, di confessione sia luterana che cattolica, ed è costruito intorno alla Missa “Pastores quidnam vidistis” del maestro fiammingo Jacobus Clemens non Papa (ca. 1510 - ca. 1555), che edifica le sezioni di questo sontuoso lavoro liturgico utilizzando la tecnica della “parodia” e prendendo a modello un suo omonimo mottetto a cinque parti, il cui materiale tematico riaffiora a più riprese durante l'intero svolgimento dell'opera.
Contrafforte ideale di questa pagina caratterizzata da un'impronta di austera solennità, il Magnificat quinti toni di Hieronymus Praetorius (1560-1629) sembra aprirsi verso le istanze proto-barocche inaugurate nella nostra penisola dal sommo Monteverdi, includendo al proprio interno gli arrangiamenti a doppio coro dei canti popolari In dulci Jubilo e Josef lieber, Josef mein.
Queste due colonne portanti vengono inframmezzate dai brani “a tema” di musicisti più o meno conosciuti come Michael Praetorius (1571-1621) – privo di parentela con Hieronymus – Hans Leo Hassler (1564-1612) e Johannes Eccard (1553-1611). Tra questi si scopre una vera e propria gemma nascosta: il mottetto a cinque voci Mirabile mysterium di Jacob Handl, noto anche come Jacobus Gallus (1550-1591), è uno splendido gioiello polifonico sfavillante di audacia compositiva, ricco di cromatismi, dissonanze e colpi di scena armonici che riportano alla mente le ardite sperimentazioni di Gesualdo.
Una finestra aperta sul “meraviglioso mistero” evocato dal titolo, che i giovani cantori inglesi disvelano con la consueta, impeccabile padronanza di ogni mezzo tecnico ed espressivo; con l'autorevolezza di una spiccata personalità artistica che li annovera di diritto tra gli interpreti più accreditati del repertorio rinascimentale.
Stile Antico
A Wondrous Mystery
Harmonia Mundi / Ducale (19 euro)