La storia del beato Antonio Neyrot, con i suoi fallimenti iniziali, c'insegna che la vita dello spirito è fatta anche di paziente attesa e umile preparazione ma richiede pure la capacità di tornare sui propri passi. Nato forse a Rivoli nel 1423, Antonio entrò tra i domenicani a Firenze ed ebbe come maestro il futuro arcivescovo della città, Antonino Pierozzi. Impaziente di natura, avrebbe voluto partire subito per la "prima linea", per la predicazione in terre di missione, ma i superiori si opponevano. Alla fine s'imbarcò ma cadde prigioniero di pirati arabi che lo portarono a Tunisi, dove per le pressioni subite si fece musulmano e si sposò. Ma venuto a sapere della morte di Antonino si convinse di dover tornare alla fede dichiarandosi di nuovo cristiano davanti al sultano: una scelta che gli costò la vita. Era il 1460.Altri santi. Beato Marco Fantuzzi, religioso (1405-1479); santa Maddalena di Canossa, vergine (1774-1835).Letture. At 5,27-32.40-41; Sal 29; Ap 5,11-14; Gv 21,1-19.Ambrosiano. At 28, 16-28; Sal 96; Rm 1,1-16b; Gv 8, 12-19.