IL FINE DELLA MUSICA
J.S. Bach che trovo citato questo monito che il celebre compositore di Lipsia indirizzava ai suoi allievi. Egli alle sue partiture imponeva la sigla S.D.G., cioè Soli Dio Gloria, convinto che la musica avesse come scopo la glorificazione divina e, in finale, spesso aggiungeva J.J., cioè Jesu Juva, "Gesù, aiuta!". Sono molti gli spunti che le sue parole ci offrono, a partire dall'amara constatazione sulla musica sgraziata che troppo spesso si eleva a Dio anche nelle nostre chiese. C'è, poi, la cattiva (o inesistente) educazione alla musica all'interno delle nostre scuole. C'è la degenerazione della musica, non di rado ridotta solo a "grida e strepito", generatrice di alienazione e di eccessi. Ma al di là di tutto questo, Bach ci invita a ritrovare l'armonia come segno teologico e umano. La musica ci può aprire una finestra sul divino e sul mistero e può trasfigurare la mente e il cuore. «Dove c'è la vera musica, non ci può essere cattiveria», diceva Cervantes nel Don Chisciotte.