Donare tutto di se stessi, come solo il “carisma femminile” sa fare, in una sorta di maternità spirituale che nel momento in cui rinuncia a se stessa genera nuova vita: è questo l'invito che oggi ci arriva dalla “scuola” di santa Chiara d'Assisi. Nata nel 1194 da una famiglia ricca, il gesto di san Francesco, che si spogliò di tutto per vivere in povertà, la affascinò a tal punto che a 19 anni decise di fare sua quella scelta. Raggiunto il poverello alla Porziuncola, diede inizio a uno dei cammini spirituali e religiosi più fecondi nella storia della Chiesa. Francesco le tagliò i capelli, le fece indossare il saio e la inviò a Bastia Umbra, ma il padre tentò di riportarla a casa, così Chiara si rifugiò nella chiesa di San Damiano. Qui fondò l'Ordine femminile delle “povere recluse”, le Clarisse, la cui prima regola fu dettata da Francesco. Morì nel 1253.
Altri santi. Sant'Alessandro il Carbonaio, vescovo (III sec.); beato Maurizio Tornay, martire (1910-1949).
Letture. Dt 4,32-40; Sal 76; Mt 16,24-28.
Ambrosiano. 1Re 1,41b-53; Sal 131; Lc 11,21-26.