Rubriche

Anania di Damasco. Il discepolo che ridiede la vista a Paolo, strumento di un progetto più grande

Matteo Liut mercoledì 25 gennaio 2023
Quante volte sulla nostra strada come san Paolo abbiamo trovato un Anania, una persona che ci ha aiutato a scorgere l’amore più grande, l’autentico orizzonte da seguire, i passi giusti da compiere. Ecco perché oggi, nel giorno della festa della Conversione di san Paolo, la Chiesa ricorda anche sant’Anania di Damasco, il quale ebbe il compito di restituire la vista perduta a colui che poi sarebbe stato indicato nella storia come l’Apostolo delle genti. Alla prima richiesta da parte del Signore Anania non può che mostrarsi perplesso: andare incontro a un persecutore? Com’è possibile? Ma, secondo quando raccontato dal capitolo 9 degli Atti degli Apostoli, il Signore ripeté quanto chiesto: «Va’ – intimò all’uomo di Damasco –, perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d’Israele; e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». Anania eseguì quanto richiesto: Saulo recuperò la vista e venne battezzato. Il percorso di cambiamento e di adesione al Risorto era compiuto: il più noto dei persecutori diventò icona dell’annuncio del Vangelo a tutto il mondo. Se i tre giorni di cecità furono per san Paolo come un sepolcro dal quale uscì per una nuova vita, Anania fu colui che aprì quel sepolcro permettendo al progetto di Dio di prendere forma nella storia. Per la tradizione Anania, che forse era un discepolo autorevole della comunità di Damasco, morì martire. Altri santi. Beato Antonio Migliorati da Amandola, religioso (1355-1450); beata Arcangela Girlani, vergine (1460-1494). Letture. Conversione di san Paolo. Romano. At 22,3-16; Sal 116; Mc 16,15-18. Ambrosiano. At 9,1-18 oppure At 1,40;22,3-16; Sal 116 (117); 1Tm 1,12-17; Mt 19,27-29. Bizantino. Eb 7,26-8,2; Gv 10,9-16. t.me/santoavvenire