Il conto salato del batterio killer
A conti fatti, viene spiegato, le stime generali indicano in 2 miliardi le perdite subite solo dal sistema della produzione, trasformazione e commercio della carne subite solo a seguito dell'emergenza mucca pazza. Adesso, il crollo dei consumi di frutta e verdura in Germania e in altri Paesi europei cade in una stagione importante per la produzione nazionale di frutta e verdura che rappresenta la voce più importante delle esportazioni agroalimentari con un valore complessivo di 4,1 miliardi di euro, superiore a quello del vino. L'allarme è quindi altissimo, anche perché, come ha sottolineato Confagricoltura, giugno è il mese di piena campagna di raccolta e per la nostra frutta e i nostri ortaggi si profila un disastro; i produttori, nonostante il nostro Paese sia completamente estraneo alla vicenda, rischiano di pagare un conto salato. E, a rendere complessa la situazione c'è anche il calo dei consumi nazionali (tra il 5 e l'8%) fatto rilevare dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Per tutti la ricetta per risolvere la questione è semplice in teoria quanto complicata da mettere in pratica: occorre uscire dall'attuale confusione e garantire un'informazione puntuale e trasparente. Lo strumento ci sarebbe anche " la legge sulle etichette complete " ma non è stato ancora applicato a tutti i prodotti alimentari. Una legge, tuttavia, rischia di non bastare: quando si tratta di salute e alimentazione, infatti, la diffidenza, alimentata magari da messaggi sbagliati e da personaggi senza scrupoli, è davvero un ostacolo enorme da superare.