Il congedo del cardinale Caffarra, pregando per i suoi grandi amori
E dunque non credo di fargli torto, ma al contrario sono convinto di aderire alla sua sensibilità se mi astengo dal dare conto della gamma di ricordi e anche di giudizi e ipotesi (alcune irricevibili) che ho letto su di lui in queste ore. Preferisco invece riprendere dal suo sito web, ovviamente non ufficiale ( tinyurl.com/y78fzuyx e tinyurl.com/y84phtbh ), le parole che egli stesso ha pronunciato, davanti alla Madonna, in due successivi congedi dal suo popolo, e che lo stesso monsignor Zuppi, suo erede a Bologna, ha posto in premessa a una «nota dai toni intimi» diffusa dopo la morte e già citata, negli altri punti, da "Avvenire" ( tinyurl.com/ybpnr92e ).
«O Santa Madre di Dio (…), quale grande dono mi hai fatto! Potermi ritirare nel silenzio e nella preghiera dopo che con questo popolo, che ho amato e continuerò ad amare per sempre, ho potuto dirti: Rivolgi a questa città il tuo sguardo pietoso, e mostra a essa il tuo Figlio Gesù. (...) E infine, non posso terminare questa pubblica preghiera, in un momento per me tanto solenne, senza raccomandarti ancora una volta i "tre grandi amori" del mio episcopato: i sacerdoti, le famiglie, i giovani» (8 dicembre 2015). «Sta per iniziare l'ultimo capitolo della mia vita. Breve o lungo è mistero della divina provvidenza. Guidami in questi anni perché incontri il volto festivo del tuo Figlio: lui che ho desiderato, lui che ho amato» (17 maggio 2015).