Il Concordato, la libertà e Gramsci
DOLORE "LAICO"L"ostilità e l"incomprensione nei confronti della religione, però, è equamente distribuita fra sinistra e destra e in materia di laicità i radicali non sono diversi dai discepoli di Marx. Sul Giornale (giovedì 6), Massimo Teodori recensisce il «grido di dolore» che il laicista doc Carlo Augusto Viano, storico della filosofia, ha lanciato in un suo libretto ("Laici in ginocchio") e ne cita l"affermazione più importante: «Le religioni sono le principali minacce per la vita degli uomini. Giustificano le divisioni, stimolano le guerre e reclutano combattenti». Viano, che da filosofo dovrebbe ragionare, non fa invece neanche una distinzione mentre Teodori spiega che «la cultura laica smaschera i tabù additati come valori religiosi». Salvo, però, a crearne altri antireligiosi. Per esempio definisce anche lui il Concordato «una mostruosità giuridica». E a proposito dei governi dc, scrive che l"alleanza che li sosteneva comprendeva i «partiti detti, abbastanza spregiativamente, "laici minori"». Non ha capito che quel «minori» si riferiva a «partiti» e non a «laici». Colpa del complesso di inferiorità che perseguita ovunque i radicali.
PERICOLO DI VITAI «pericoli», però sono molti. Liberazione (giovedì 6) ha scoperto che «il movimento per la vita [è] un pericolo da non sottovalutare». Infatti è stato capace di coinvolgere nell"impegno per la vita anche «i cosiddetti "atei devoti" guidati da Giuliano Ferrara, Marcello Pera e Oriana Fallaci». Liberazione vede a rischio i suoi grandi ideali: aborto, provetta selvaggia ed eutanasia.
PESCI DI PASQUASul Messaggero (prima pagina, giovedì 6) un esempio concreto di "laicità". Dice l"oroscopo di Branko: «Pesci, una nuova luce risplende nel vostro cielo e nella vostra vita: Venere è arrivata». Titolo: «Pesci, una grande Pasqua».