Il Comitato di Bioetica: tutto solo "laico"?
EUTANASIA PRATICA
«In Gran Bretagna l'eutanasia gestita dai medici di base»: è il titolo della notizia, che poi viene così valutata da Adriana Bazzi, medico e giornalista "grande firma" del Corriere della sera (giovedì 2): «È una soluzione pratica a un problema reale e l'ha decisa, senza tentennamenti di tipo etico, il Royal College of Practitioner d'accordo con il Royal College of Nursing, che riunisce gli infermieri: da qui in avanti i medici di famiglia inglesi (practitioner) chiederanno ai pazienti malati terminali di mettere per iscritto le loro volontà di fine vita [...] Gli inglesi, dunque, hanno anteposto la soluzione pratica al dibattito etico». È «quel che insegna la via inglese [...] Da noi una simile idea incontrerebbe ostacoli a non finire già all'interno della stessa classe medica». Che, tutto sommato, sembra, però, decisamente migliore di quella inglese, almeno sul piano della medicina ippocratica.
PLURALISMO SINGOLARE
Il pluralismo religioso in Italia è «assente», scrive Filippo Gentiloni su il Manifesto (domenica 29 maggio), perché «il cattolicesimo gode di una posizione di privilegio» mentre «le altre religioni continuano a mantenere una situazione di secondo piano a dir poco». I comunisti sono spesso deboli in democrazia. A Gentiloni dev'essere sfuggito che il cattolicesimo è, in Italia, una religione almeno di larghissima maggioranza, che nessuno vieta alle altre religioni di aprire le loro scuole (gli Ebrei l'hanno fatto), i loro ospedali (Ebrei e Valdesi), le loro chiese, sinagoghe, moschee, sale del Regno (tutte) eccetera. «Forse soltanto da oltretevere " auspica " può venire una vera e sincera accettazione del pluralismo». Debole anche in memoria, Gentiloni del Concilio non ricorda il decreto Nostra Ætate, dei Papi gli incontri con le Chiese orientali, l'evento di Assisi, la visita in sinagoga, il viaggio in Marocco, gli incontri con i musulmani, i documenti e i discorsi sulla libertà religiosa e, tanto per finire, del cardinale Tettamanzi la difesa del diritto alle moschee. Gentiloni, che proprio sul Manifesto parla dei cattolici come di «poco democratici e anche poco cristiani», sembra auspicare un pluralismo molto singolare. Al Vaticano non dovrebbe dare lezioni in questa materia.