Un plauso alla Rai, almeno quando se lo merita, anche se non succede spesso. Però, come dicono a Roma, «quanno ce vo’ ce vo’». In questo caso avviene per una serie animata, Il Cercasuoni, con protagonista un bambino parzialmente sordo appassionato dei suoni e della natura, in onda su Rai Yoyo intorno alle 16 e disponibile su RaiPlay. Si tratta di una serie inclusiva, che racconta in modo valoriale la parziale sordità di un ragazzino rivoluzionando l’animazione per gli innovativi standard tecnici, audio e video, combinando simpatici pupazzi animati con le riprese della natura dal vivo. In un mondo tutto da scoprire e da ascoltare viene raccontata la grande passione del piccolo Cercasuoni che ogni mattina, con l’aiuto dei suoi apparecchi acustici e della sua amica talpa, si mette alla ricerca di nuovi suoni e rumori della natura: dal ronzio dell’ape al rombo del tuono, dallo scrosciare della pioggia al crepitio del fuoco registrati in presa diretta. «Quando il Cercasuoni mette gli auricolari può iniziare a sentire il mondo intorno a sé», spiega la voce fuori campo affidata a Carolina Crescentini. Tanti suoni che il nostro protagonista ipoacusico colleziona con il suo registratore per poi mixarli e modificarli creando nuove composizioni musicali. I sessanta episodi da cinque minuti l’uno si avvalgono anche della supervisione scientifica di consulenti di audiologia e permettono di prendere coscienza, oltre che della disabilità acustica (scarsamente rappresentata in tv), della non più rinviabile salvaguardia dell’ambiente. È infatti insieme alla bellezza delle immagini che il suono diventa l’elemento chiave della serie, che per accentuare i cambiamenti sonori esagera le differenze tra i tre livelli di udito del protagonista, mettendo comunque l’accento più che sulla sua disabilità sulle sue doti a partire dal modo positivo con cui affronta ogni nuova giornata.
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