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Gregorio Magno. Il carisma e la preparazione di un pastore sostengono la testimonianza della Chiesa

Matteo Liut domenica 3 settembre 2023
Se la Chiesa è realtà comunitaria, è vero che i suoi pastori sono chiamati a essere riflesso dell’amore e della cura di Dio per l’umanità. È inevitabile, quindi, che il carisma, la preparazione e il coraggio delle sue guide siano un vero e proprio servizio alla testimonianza del Vangelo nella storia da parte della Chiesa intera. Un servizio che san Greogorio I, detto Magno, Papa e dottore della Chiesa, visse a 360 gradi, curando la vita della comunità dei credenti tanto quanto i rapporti con le autorità, la politica, la società “esterna”. Ecco perché la sua eredità vive ancora in molti aspetti della vita ecclesiale odierna. Il suo ministero fu una saggia tessitura tra impegno pastorale, sostegno della missione e cura della liturgia, tre dimensioni che da sempre si compenetrano nell’attività della comunità dei credenti. Era nato attorno al 540 dalla famiglia senatoriale degli Anici e, alla morte del padre, gordiano, era stato scelto come prefetto di Roma. Gregorio, però, preferì per sé la vita monastica, una strada che lo portò a diventare abate del monastero di Sant’Andrea sul Celio, che era la dimora paterna, trasformata in cenobio. Tra il 579 e il 586 si trovò a Costantinopoli, inviato dal Papa. Richiamato a Roma, il 3 settembre 590 venne eletto Papa, il 64°, succedendo a Pelagio II. Guidò la Chiesa fino alla morte, il 12 marzo 604: nonostante la salute fragile, seppe amministrare con saggezza e determinazione, impegnandosi anche nella “politica estera”. A lui si deve il nucleo di quello che diventerà il Messale Romano. Non solo: si dedicò anche alla riorganizzazione della liturgia romana, mettendo ordine alle fonti anteriori e redigendo nuovi testi, oltre che promuovendo il canto liturgico che da lui prese il nome di “gregoriano”. Altri santi. San Crodegango di Seez, vescovo (VIII sec.); beata Brigida di Gesù Morello, religiosa (1610-1679). Letture. Romano. Ger 20,7-9; Sal 62; Rm 12,1-2; Mt 16,21-27. Ambrosiano. Is 65,13-19; Sal 32 (33); Ef 5,6-14. Bizantino. 2Cor 1,21-2,4; Mt 22,2-14. t.me/santoavvenire