Il caffè sospeso ora va anche ai migranti
Oggi, nel centro di Napoli, quest'usanza "dolcissima" è ancora in pieno fervore e spesso ne usufruiscono proprio migranti stranieri che per sbarcare il lunario trascorrono "on the road" la maggior parte della giornata. Ne sa qualcosa, nel bene e nel male, l'amministratore dello storico e letterario Caffè Gambrinus, Arturo Sergio, che ha sistemato all'ingresso del locale un'antica caffettiera, al cui interno chi si senta voglia regalare un caffè a un senzatetto o a un ambulante che abbia la propria bancarella nella leopardiana via Toledo può, dopo averlo pagato, lasciar scivolare un tagliandino con scritto "sospeso". Ed è molto fervido questo singolare e benemerito commercio nei pressi della cattedrale in via Duomo, dove il bar "Tico" di Paolo Ronga distribuisce caffè gratuiti e prepagati ai più bisognosi.