Nel mondo a servizio della Chiesa con le "armi" del Vangelo e della preghiera: fu questo il sogno di sant'Ignazio di Loyola, che da cavaliere si spogliò di tutto per difendere l'unico vero regno, quello di Dio. Era nato nei Paesi Baschi nel 1491 in una famiglia che lo avviò alla carriera militare e visse una gioventù irruenta e irrequieta. Ma nel 1521 venne ferito da una palla di cannone e lui si trovò convalescente a leggere alcuni scritti su Gesù e i santi: fu l'inizio della grande avventura che lo portò a fondare una nuova compagnia di consacrati, i Gesuiti, e che vide Ignazio viaggiare tra la Spagna, l'Italia, la Francia e la Terra Santa. I suoi primi scritti furono la base per gli "Esercizi spirituali", vera anima della nuova congregazione, il cui nucleo iniziale fu costituito a Parigi nel 1534 e che poi venne approvata nel 1540. Ignazio morì nel 1556 a Roma.
Altri santi. San Calimero di Milano, vescovo (III sec.); san Giustino De Jacobis, vescovo (1800-1860). Letture. Es 34,29-35; Sal 98; Mt 13,44-46. Ambrosiano. Gdc 2,18-3,6; Sal 105 (106); Lc 9,51-56.