Icone di uomini e donne martiri impreziosiscono la Chiesa e la Rete
Dunque, sono giorni in cui la Rete dell'informazione religiosa si fa bella di tutte queste icone di «cristiani uccisi solo perché discepoli di Gesù», ma non solo. In quell'omelia, che tante cronache hanno ridotto al tema dei migranti (ma senza l'onore della prima pagina), Francesco ha detto ancora: «Ci sono anche tanti martiri nascosti, quegli uomini e quelle donne fedeli alla forza mite dell'amore, alla voce dello Spirito Santo, che nella vita di ogni giorno cercano di aiutare i fratelli e di amare Dio senza riserve». Ci ho ripensato il giorno dopo, quando, al battesimo della loro bambina, una coppia di giovani amici ha ricordato ai presenti la testimonianza di Chiara Corbella, morta nel 2012, a 28 anni, per aver differito le cure di cui aveva bisogno essendo in attesa di un bambino. La Rete racconta tanto di lei e di altre sedici madri di oggi che, come 55 anni fa santa Gianna Beretta Molla, hanno dato la vita per aver compiuto scelte analoghe. Luigi Accattoli le censisce nel suo fornito database di «fatti di Vangelo» ( tinyurl.com/k7rr428 ), commentando: «Credo non vi sia oggi testimonianza più vicina della loro a quella dei martiri».