Chi usa sigarette elettroniche al posto di quelle tradizionali non “fuma” in senso stretto. Vuole (o deve) smettere, oppure cerca un’esperienza diversa, nuova, curiosa, tecnologica. Anche di moda. La necessità di stabilire una distanza tra i due modi di fumare ha fatto nascere un neologismo che identifica il prodotto che si inala: dunque non fumo (né “fumare”) ma vapore, e dunque “svapare” (in inglese vaping), con il dispositivo definito “svapatore”. Chi “svapa” inala i vapori di uno speciale liquido che contiene sostanze aromatiche, ma non è – come si tende a credere – del tutto privo di effetti sulla salute.