I tanti No di chi risale dal Sahel (e pure i nostri)
Non sono schiavi di nessuno. Non accettano scuse senza fondamento. Non fanno turismo di massa. Non credono alla morte dopo la vita. Non scambiano regali per i compleanni. Non viaggiano in orario. Non prenotano le nascite. Non firmano i contratti di compravendita. Non credono nelle banche e negli azionisti delle banche. Non vincono quasi mai alla fine del primo tempo. Non ci giurano sopra. Non si credono i migliori. Non indovinano la festa dell'indipendenza. Non hanno la tessera del partito che ha perso. Non partecipano ad alcun referendum. Non hanno niente da insegnare. Non si interessano delle frontiere appena nate. Non si fidano delle promesse e non escludono i miracoli. Non lo dicono a nessuno, per scaramanzia. Non si scoraggiano se hanno smarrito la direzione. Non capiscono come si possa essere liberi senza viaggiare. Non hanno padroni da servire. Non si fanno pregare per dare una mano. Non parlano di sé senza essere prima interrogati. Non amano sedersi ai primi posti nei banchetti. Non parlano male neppure per scherzo. Non si scusano per la fretta e non ringraziano sul momento. Non hanno ancora visto la giustizia nei tribunali. Non leggono i giornali del governo. Non prendono nota e non dimenticano gli indizzi postali dei vicini.
Non si lamentano dei tempi. Non portano esempi da imitare. Non sono forti in matematica. Non invocano leggi per i loro diritti. Non si legano al vento che passa. Non si fermano ai semafori. Non imbrogliano le stagioni della vita. Non si interessano degli archivi di storia. Non si rendono conto del tempo che rimane. Non gli importa dei calendari di cartone. Non praticano nessun sport olimpico. Non amano farsi pregare per accettare l'invito a cena. Non frequentano le cattive compagnie. Non si nascondono se attesi e non sono puntuali agli appuntamenti. Non fanno silenzio quando c'è da cantare. Non sono tristi quando si trovano in compagnia. Non provano a camminare sulle acque. Non si vergognano dei proverbi degli anziani. Non sanno immaginare nulla di meglio del presente. Non vanno dietro agli ambulanti di professione. Non sanno fabbricare altri mondi. Non prendono in prestito i libri. Non finiscono la scuola per mancanza di domande. Non ci pensano nemmeno. Non rimborsano i debiti contratti da bambini. Non pregano se non c'è nessuno che ascolta. Non si lamentano se il nuovo giorno tarda a venire. Non si mettono in fila per la mensa dei poveri. Non si stupiscono se la sabbia incomincia a danzare.
Niamey, dicembre 2016