Suor Maria Donata invia in redazione un fax scritto a mano, si presume di getto, dai toni accorati: è in pena per una famiglia arrivata qualche mese fa a Milano dalla Liguria per tentare di dare una svolta alla sua storia. Però nella metropoli lombarda i sogni non si sono realizzati: padre e madre non hanno trovato lavoro («Hanno mandato curriculum dovunque», ci scrive, sconsolata, la suora...) e i due figli maschi, di 9 e 10 anni, hanno, come prima, poco da mangiare e da vestire. Per fortuna c'è la mensa scolastica, ma le bollette da pagare si accumulano. Vivono tutti e quattro dalla nonna materna, in un alloggio popolare di due locali: con loro abita una giovane zia, anche lei disoccupata. «Io spero che presto veniate in aiuto, la cosa è urgente – scrive suor Maria Donata –. Evitiamo di far succedere cose spiacevoli». La suora si dice «fiduciosa che Avvenire non lascerà cadere questa richiesta». Si può aiutare questa famiglia in grave difficoltà anche con un piccolo contributo sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", P.zza Carbonari 3, Milano. Gli assegni devono essere intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può anche effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La voce di chi non ha voce", conto n. 12201 Banca Popolare di Milano, ag. 26, cod. IBAN IT65P0558401626000000012201.