I pazienti diventano atleti: a Scampia succede davvero
L'essere umano, infatti, tramite il gioco e l'utilizzo del corpo, riesce a costruire un rapporto di senso con il mondo che lo circonda, generando quel piacere di origine estetico-percettivo che qualunque persona che pratica sport, atleta, dilettante o amatore, conosce e che ne fa uno strumento che educa al benessere individuale e comunitario. Questa promozione del benessere passa sempre attraverso tre mosse: ispira, misura, allena. “Ispira”, ovvero genera una visione, un progetto unico, dal respiro largo. “Misura”, ovvero calcola l'impatto oggettivo del progetto in termini di investimento, costi e, ovviamente, benefici. “Allena”, ovvero metti in atto collaborazioni fra saperi e professionalità diverse, co-progetta (magari facendo interagire pubblico e privato) e genera protocolli riproducibili.
Il progetto di Athena Voller e Asl 1 Napoli è orientato all'acquisizione di stili di vita corretti, allo sviluppo di life skills (abilità di vita) essenziali per accrescere comportamenti adattivi e positivi che permettano di rispondere in modo efficace alle richieste della vita quotidiana di persone con disabilità psichica. Svolgere attività fisica di gruppo permette di condividere esperienze,
far nascere una solidarietà comune, lavorare su aspetti come l'autonomia (preparare il necessario per l'attività sportiva e raggiungere il luogo utilizzando mezzi pubblici), migliorare la cura della persona (fare la doccia dopo lo sport oppure costruire una relazione col medico di base ed essere consapevoli del proprio stato di salute) e lavorare sulla autonomia rispetto al contesto familiare, consentendo al paziente-atleta, attraverso i traguardi raggiunti, un aumento dell'autostima e una consapevolezza delle proprie abilità, così da far valere i propri desideri e la propria volontà anche in ambito famigliare.
Tutto ciò sarebbe già meritorio, ma diventa entusiasmante nel momento in cui ricordiamo che nasce a Scampia, dove ogni progetto parte da un livello di difficoltà superiore. Che bello se questa idea fosse replicata ed esportata e che bello se fossero proprio questi i progetti sui quali far convergere il denaro che arriverà dal Pnrr. Sarebbe un riconoscimento a chi ispira, un'occasione per insegnare al nostro Paese l'arte della misurazione dell'impatto dei progetti e un invito ad allenare (e allenarsi) per un mondo migliore.