Sono cambiate dal primo giugno le regole per i prestiti ai pensionati da restituire con una trattenuta non superiore ad un quinto della rata mensile. L'Inps ha aggiornato la convenzione-tipo con le banche e le società finanziarie che aderiscono al servizio di "cessione del quinto". Vengono così ritoccate anche le procedure per i finanziamenti richiesti dai pensionati dell'Istituto, compresi quelli delle gestioni ex Inpdap, ex Enpals, ex Ipost. I prestiti personali che sono offerti sul mercato dalle banche e dalle società finanziarie sono spesso soggetti a clausole e a tassi capestro, nonostante le rigide disposizioni contro l'usura. Scatta il reato di usura quando il tasso di interesse, per prestiti fino 5.000 euro, supera il 19.33% e il 18,91% per importi superiori. Tra gli abusi, riguardo alla polizza assicurativa in caso di premorienza del titolare del prestito spesso non viene indicato se si tratta di assicurazione obbligatoria o facoltativa, oppure vengono vincolati nel prestito familiari conviventi o altre persone. L'attuale iniziativa dell'Inps intende favorire i finanziamenti da parte dei pensionati, assicurando la massima qualità del servizio e la possibilità di spuntare le migliori condizioni del mercato, al riparo da abusi e illegalità.
Quota cedibile. Il pensionato può cedere il quinto della sua pensione, calcolato al netto delle ritenute fiscali e previdenziali, anche sopravvenute, fino a non intaccare il trattamento minimo di legge, oggi 495,43 euro. Per i pluripensionati il calcolo si effettua sul complesso dei trattamenti percepiti. Sul prestito si applicano interessi e condizioni, che devono risultare migliorativi di quelli stabiliti nella convenzione Banche-Inps e che fanno riferimento al Taeg, il Tasso effettivo globale stabilito trimestralmente dalla Banca d'Italia. Fino a 5.000 euro e per le età fino a 59 anni l'interesse a carico del pensionato è il 9,12%, da 60 a 69 anni è il 10,72%, da 70 a 79 anni è il 13,32%. Per prestiti di importo superiore, l'analogo interesse sale al 9,33%, al 10,93% e al 13,53%. I nuovi contratti sono soggetti al tasso soglia in vigore nel corso del trimestre in cui viene stipulato il contratto di finanziamento. Tuttavia, prima della stipula con la banca o con la finanziaria il pensionato deve richiedere alla sede dell'Inps la "comunicazione di cedibilità". L'Inps avvia la trattenuta del quinto della pensione entro tre mesi dalla notifica del contratto di cessione del quinto, e per un periodo massimo di dieci anni Cessione esclusa. Per la loro natura assistenziale, sono esclusi dalla cessione gli assegni sociali, i trattamenti per invalidità civile, l'assegno di accompagnamento ai pensionati di inabilità, gli assegni straordinari di sostegno al reddito, le pensioni a carico degli enti creditizi, gli assegni al nucleo familiare e le pensioni sotto il minimo. Sono invece cedibili tutte le pensioni diverse da queste anche se sono liquidate in via provvisoria.