Con il nuovo anno migliorano le pensioni di vecchiaia e di invalidità del Fondo Clero. L'Inps ha già provveduto a rinnovare gli assegni mensili, il cui importo minimo sale a 427,58 euro (importo annuale di 5.558,54 euro). L'aumento è effetto dell'adeguamento al costo della vita, stabilito dall'Istat nella percentuale dell'1,7%. Solo per quest'anno, è stato aggiunto alla percentuale un modesto 0,1%, spettante a tutti i pensionati come residua rivalutazione dal gennaio 2005, non pagata a inizio anno perché l'Inps aveva già effettuato il complesso adeguamento di circa 15 milioni di pensioni. Beneficiano di queste operazioni anche le pensioni di reversibilità pagate ad alcuni familiari di ministri di culto, risalenti al 1960, che per legge sono in pagamento con un importo unico di 89,19 euro.
Maggiorazioni. Il meccanismo di adeguamento annuale si applica anche alle maggiorazioni mensili (dette anche "supplementi" o "quote aggiuntive") che spettano ai sacerdoti pensionati per ogni anno di contributi versati nel Fondo Clero dopo aver coperto l'anzianità minima di 14 anni. Il nuovo importo della maggiorazione è di 4,92 euro.
Dal 1° gennaio 2006 le pensioni pagate ai ministri di culto tengono quindi conto di tutti gli aumenti dovuti, ma questo avviene ancora a titolo provvisorio. Il nuovo minimo e la nuova maggiorazione potranno infatti migliorare, col rinnovo dei pagamenti del prossimo anno, qualora l'andamento del costo della vita nel corso del 2006 presenti variazioni di rilievo.
Cumulo di pensioni. I sacerdoti che riscuotono due pensioni (in genere, la pensione del Fondo Clero più la pensione Inpdap) ricevono la rivalutazione su entrambe le pensioni in maniera separata. Invece, per le altre categorie lavorative, la legge prevede, a monte, il cumulo dei trattamenti e sull'importo cumulato l'applicazione della
rivalutazione diminuita per scaglioni di importo (1,7 % - 1,53% - 1,275%). Le pensioni del Fondo clero sono quindi escluse dalle operazioni di cumulo e beneficiano di una rivalutazione intera e separata.
Anche la trattenuta di un terzo sulla pensione del Fondo, qualora il sacerdote abbia un'altra pensione, è stata rimisurata in conseguenza della rivalutazione generale.
Ritenute fiscali. Gli importi delle pensioni sono soggetti alle ritenute fiscali con le aliquote in vigore per il 2005. Hanno invece effetti variabili le addizionali all'Irpef, stabilite dalle regioni e da tutti i comuni con aliquote differenti. Le addizionali regionali e comunali dovute sull'importo annuo sono trattenute in 11 mensilità, fino a novembre 2006. Nel caso in cui la singola addizionale sia inferiore a 5,5 euro il recupero avviene in unica soluzione. Essendo variabili le aliquote locali, possono pertanto verificarsi differenze, anche di rilievo, nel trattamento pensionistico sia tra sacerdoti residenti in regioni diverse sia tra sacerdoti residenti nella stessa diocesi ma in comuni diversi.