Rubriche

Ildegarda di Bingen. I nostri doni spirituali sono le radici della comunità

Matteo Liut martedì 17 settembre 2024
I doni spirituali, i nostri carismi, le risorse che portiamo dentro non sono nostre personali esclusive proprietà ma rappresentano il tesoro prezioso sul quale si fonda la comunità. Così anche santa Ildegarda di Bingen contribuì a costruire la Chiesa offrendo la propria esperienza interiore mistica. Nata a Bermesheim nel 1098, tra il 1147 e il 1150 vicino a Bingen, sul Reno, Ildegarda fondò il primo monastero e nel 1165 il secondo, sulla sponda opposta del fiume. Nonostante la salute cagionevole arrivò a 81 anni, vivendo un’intensa esperienza spirituale: le sue visioni furono trascritte in appunti e poi in libri. Era interpellata per consigli e aiuto da numerose personalità del tempo, come Federico Barbarossa, Filippo d’Alsazia, san Bernardo, Eugenio III. Negli anni della maturità intraprese numerosi viaggi per visitare monasteri o per predicare nelle piazze. Morì il 17 settembre 1179. La sua testimonianza, notò Benedetto XVI nelle catechesi dedicate a questa santa il 1° e l’8 settembre 2010, ricorda «come anche la teologia possa ricevere un contributo peculiare dalle donne, perché sono capaci di parlare di Dio e dei misteri della fede con la loro peculiare intelligenza e sensibilità». Il 10 maggio 2012 proprio Ratzinger estese il culto di questa mistica tedesca alla Chiesa universale e il 7 ottobre successivo la proclamò dottore della Chiesa. Altri santi. Santa Colomba di Cordova, martire (IX sec.); san Roberto Bellarmino, vescovo e dottore della Chiesa (1542-1621). Letture. Romano. 1Cor 12,12-14.27-31; Sal 99; Lc 7,11-17. Ambrosiano. Gc 1,1-8; Sal 24 (25); Lc 18,1-8. Bizantino. Ef.5,20-25; Lc.3,23-4,1. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata