«La gioventù non esiste, esistono i giovani», così si è espresso papa Francesco nella riunione presinodale del marzo scorso, come a dire che le categorizzazioni e le semplificazioni ci fanno rischiare di perdere il contatto con la persona. Quella singola, unica, straordinaria persona che attraversa il tempo anagrafico della giovinezza, considerata come terra di mezzo. Un giovane statunitense in aula ci ha provocati: «Parlate dei giovani? Ditemi quanti giovani conoscete per nome, e se pensate ai giovani pensateli uno ad uno». È lo sforzo che cerchiamo di fare continuamente in questo sinodo, quello di parlare con e ai giovani concreti, e non riferirci ad etichette e categorie. Con queste precauzioni proviamo a chiederci: quando una persona è giovane? Quali sono le caratteristiche della giovinezza? E vediamo che la gioia, la spensieratezza, la forza e il vigore, la capacità di rischiare, ma anche la fragilità, sono tratti importanti dell'essere giovani. Ma pensando ai giovani che conosciamo per nome, la gioia è la caratteristica saliente: quando ci sono i giovani c'è la gioia: è così anche nell'aula sinodale..