I giovani e il cammino sinodale: si coinvolgono i preti influencer
Il quotidiano francese fa riferimento in specifico al sacerdote Gaspard Craplet e al video di 30 secondi comparso sui suoi profili social il 13 luglio scorso ( bit.ly/3zqocnn ). «Un segretario del Papa mi ha chiamato», dice alludendo in realtà a monsignor Lucio Adrian Ruiz, segretario del DpC, «per chiedermi di fare un sondaggio tra tutti i giovani che mi seguono sui social network. La Chiesa vuole ascoltarvi: cosa vi sta a cuore? Qual è il vostro rapporto con la Chiesa? Il Papa ha bisogno di voi». Il questionario, per accedere al quale viene fornito il link ( bit.ly/3NmHgqe ), promette di impegnare i partecipanti per soli 15 minuti, ma alcune delle domande farebbero tremare i polsi a molti. Come la n. 1: «Hai mai vissuto un incontro personale con Dio?», o la n. 18: «In che modo il messaggio di Gesù Cristo ti ispira e guida le tue decisioni quotidiane?».
Significativamente, le nn. 13-16 toccano nel vivo il modo della presenza dei cattolici e della Chiesa sui social media. Quelle dell'ultima sezione cercano infine di misurare direttamente quanto sia stato percepito il fatto che la Chiesa, in chiave sinodale, si sia posta in ascolto. Il che rimanda all'aspetto più rilevante di questa notizia. E cioè che la realtà dei preti influencer viene ritenuta così significativa per la pastorale giovanile da vedervi un canale privilegiato attraverso il quale recuperare i giovani, finora distanti dal processo sinodale.